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San Vincenzo Valle Roveto è immerso nel paradiso naturale ricco di boschi, fiumi, cascate, borghi di grande interesse storico della Valle Roveto.

Il Borgo di San Vincenzo Valle Roveto

San Vincenzo Valle Roveto è composto da San Vincenzo Vecchio, a 565 metri s.l.m., da San Vincenzo Capoluogo e dalle frazioni di Castronovo, Morrea, Santa Restituta-Rosce, Roccavivi, San Giovanni Nuovo e San Giovanni Vecchio. Il territorio comunale sorge tra i bastioni montuosi dei Simbruini-Ernici e la Serra Lunga. Ricco di corsi d’acqua e distese di verde, presenta un alternarsi tra fondo valle e irinali montuosi che si innalzano repentinamente.

Il paesaggio di San Vincenzo Valle Roveto è caratterizzato dalla presenza di estesi oliveti, che hanno incentivato la nascita di numerosi frantoi, che conferiscono una nota di colore e fascino ad un ambiente già di per sé incantevole.

Tipica del borgo, e del territorio circostante, è la lavorazione del vimini.

 

 

La Storia

Il nome del borgo deriva dalla chiesa di San Vincenzo Martire, la cui esistenza è documentata già in un codice dell’XI secolo, perché appartenente all’Abbazia di Casamari.

Casale di Morrea fino al Seicento, a partire dal XVIII secolo San Vincenzo venne annesso al comune centrale di Civita d’Antino, insieme a Morrea e Castronovo (1806), e pochi anni dopo conquistò l’autonomia.

Il nucleo più antico, posto in posizione più alta rispetto all’attuale centro abitato, venne distrutto dal sisma del 1915, abbandonato da gran parte della popolazione e ricostruito più a valle. Parte della comunità rimase a vivere nel vecchio borgo che attualmente prende il nome di San Vincenzo Vecchio.

Da vedere

Simbolo del potere politico e militare, il Castello Piccolomini di Morrea venne costruito sul finire del ‘400 nella parte alta del paese. Di esso rimangono notevoli resti del recinto con bastioni semicilindrici sugli spigoli e la torre-mastio interna. L' antico maniero è stato per molti secoli, oltre che residenza estiva dei signori dell'epoca, anche sede di un'importante guarnigione militare.

Nel territorio che circonda San Vincenzo Valle Roveto, sono presenti numerosi edifici religiosi degni di nota

Poco distante da San Vincenzo Vecchio si trova l’Eremo della Madonna del Romitorio, una piccola chiesa a due piani. La costruzione appare come antichissima ma fa la sua prima apparizione in un documento del 1598, per cui non è possibile stabilire una data certa di edificazione. L’ingresso alla chiesa è adornato da un grosso arco. In fondo, dietro l’altare addossato alla roccia della montagna, vi è l’affresco della Vergine che tiene sulle ginocchia il Figlio Crocifisso.

 

Situato anch’esso in ambiente campestre, il Santuario di Maria delle Grazie di Roccavivi sorge sul lato sinistro delle pendici del Monte Pizzo Deta. Nell’area antistante il santuario si possono notare i ruderi di Rocca de Vivo, antico borgo di cui si hanno notizie in alcuni documenti risalenti al 1215.

A Valle Roveto Superiore è possibile visitare il Santuario di San Diodato, dove sono custodite le sacre spoglie del Santo, XV Abate del Monastero di Montecassino, un'antica Croce in legno, l’altare e la statua lignea dedicati al Santo.

Nel 1974, nella Chiesa di S. Restituta di Morrea, venne alla luce un affresco di scuola longobarda, dedicato alla Santa, e risalente al IX secolo.

In seguito al restauro oggi è possibile ammirare l’opera in una delle cappelle laterali della chiesa. Nella frazione di Santa Restituta poi, è stato rinvenuto nei pressi del cimitero, un cippo sepolcrale fatto preparare da un magistrato dell’antica Antinum (Civita d’Antino).

Da gustare

Cibi poveri, ingredienti genuini e un condimento d’eccellenza, l’olio extra vergine d’oliva, rappresentano i segreti della cucina tradizionale di San Vincenzo Valle Roveto.

Il territorio del borgo è costellato da uliveti secolari delle varietà autoctone Monicella ed Alvia, che testimoniano la pratica millenaria di questa coltura, risalente probabilmente all’epoca romana. La coltivazione autoctona e biologica degli uliveti, hanno consentito al borgo di San Vincenzo l'ingresso nel Presidio nazionale dell'Olio Extravergine italiano, promosso da Slow Food.

Tra i piatti tradizionali che meglio esprimono il carattere del borgo troviamo: tagnarinae faciò, tagliolini con fagioli; sagne e baccalà; pagnotta degli e pastore, pagnottina di pane casareccio ripiena di broccoletti e salsicce.

Tra i dolci tradizionali ricordiamo: tessechella, tipici della Pasqua e le crespelle del periodo natalizio.

 

Cosa fare

Gli eventi a San Vincenzo Valle Roveto si articolano tra antichi riti religiosi, manifestazioni folcloristiche e sagre paesane organizzati durante tutto il corso dell'anno.

Le comunità delle varie frazioni si riuniscono ogni anno per importanti celebrazioni e sagre che rappresentano importanti momenti di valorizzazione delle antiche tradizioni. Particolarmente significative sono le fiaccolate che si svolgono a San Vincenzo Vecchio per i festeggiamenti della Madonna del Romitorio e a Roccavivi per la Madonna delle Grazie.

Verso la fine del mese di Maggio viene organizzata la manifestazione “Asparagi in Festa”, un'occasione imperdibile per assaporare i tipici asparagi selvatici, cucinati dalla Pro-loco di San Vincenzo Valle Roveto in varie ricette.

Nel mese di Giugno, nel centro storico di Roccavivi, si svolge “Vicoli di Gusto”, evento eno-gastronomico alla riscoperta dei prodotti tipici, dei sapori di una volta e delle antiche ricette della cucina tradizionale abruzzese. Oltre al festival del gusto, la manifestazione si caratterizza per il mercatino dei prodotti tipici e dell'artigianato locale, con rievocazione dei mestieri di una volta.

Il mese di agosto è dedicato al “Festival internazionale del folklore” dove, gruppi folk italiani e stranieri mettono a confronto tradizioni, musica e culture artistiche differenti in un connubio davvero suggestivo. Tutti i gruppi sfilano per le vie di Roccavivi e si esibiscono in piazza con canti e balli tipici della propria terra d’origine.

La manifestazione “frantoi aperti in valle Roveto”, si svolge durante il mese di novembre nel borgo di San Vincenzo Vecchio. Si tratta di un evento culturale - ricreativo ed enogastronomico, ideato per la valorizzazione dell’Olio Extra Vergine di Oliva della Valle Roveto. La manifestazione inoltre guida alla riscoperta delle tradizione e dei costumi legati alla attività olivicola e alla vita contadina in generale. La degustazione dei piatti tipici avviene all’interno delle “cantine” dove gli stessi abitanti di San Vincenzo Vecchio accolgono i visitatori. La manifestazione, ormai da diversi anni, è inserita nel Programma della Regione Abruzzo di Frantoi Aperti.

Altro evento legato al territorio ed all’olivicoltura è il trekking degli ulivi, una camminata lungo il percorso delle Strade dell’Olio, tra visite ai campi dove è in corso la raccolta ed un assaggio, all'interno dei vari frantoi, di pane fresco con Olio Novello Extra Vergine di Oliva e di altre produzioni tipiche.

Le meravigliose montagne che circondano San Vincenzo Valle Roveto, i numerosi sentieri che conducono verso gli eremi, i monti Ernici e Pizzo Deta, sono il luogo ideale per escursioni a piedi, in mountain bike o a cavallo. I sentieri sono mappati e segnati in loco dalla sezione del club alpino italiano Valle Roveto e dalle Pro Loco locali.