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Presentata la rete delle Comunità Ospitali di Calabria

29.02.24

Nove borghi dove l’accoglienza è una cosa seria: prende forma, dopo un anno di lavori, la rete delle Comunità Ospitali di Calabria.

Nove borghi, nove modi diversi di vivere una terra, una regione, una cultura. Nove borghi ma un’unica rete, quella delle Comunità Ospitali di Calabria, la nuova esperienza di co-progettazione nata dalla collaborazione fra BAI – Borghi Autentici d’Italia e Regione Calabria con la partecipazione di Legacoop e che coinvolge amministrazioni locali, realtà associative, operatori del comparto turistico, soggetti del terzo settore e cittadini.

Un nuovo modo di vivere il territorio, seguendo una filosofia innovativa di accoglienza: di questo si è parlato giovedì 29 febbraio nella sede della Regione Calabria nel corso del convegno dal titolo “Un’altra idea di stare. La Rete delle Comunità ospitali di Calabria”. Un percorso di rigenerazione sociale che mira a valorizzare il patrimonio materiale e immateriale del territorio, per inventare nuove forme di attrattività, lontane dalle logiche del turismo predatorio.

E quale regione d’Italia poteva essere più adatta a lanciare questo nuovo modello d’accoglienza della Calabria, una terra nella quale l’accoglienza del visitatore è tradizione sacra sin dal tempo dei tempi? Accogliere, attrarre, ma anche trattenere: è con la rete delle Comunità Ospitali di Calabria che i borghi diventano luoghi da vivere nel quotidiano. Non più semplici panorami da cartolina, ma comunità capaci di trattenere i cittadini residenti e di accogliere quelli temporanei, grazie ad azioni e iniziative che mettono al centro le persone, generando valore e stimolando la crescita economica e sociale del territorio.

La voce delle Istituzioni

«La Rete delle Comunità Ospitali della Calabria – spiega Rosanna Mazzia, presidente nazionale Borghi Autentici d’Italia e sindaco di Roseto Capo Spulicorappresenta una progettualità all'avanguardia sul piano nazionale e sono doppiamente orgogliosa che tutto questo si stia concretizzando nella mia regione, nella mia terra. L'associazione Borghi Autentici d'Italia dimostra ancora una volta di essere un partner autorevole per i piccoli comuni italiani, soprattutto nella creazione di percorsi di rete che puntano alla valorizzazione delle autenticità territoriali e delle loro Comunità. Attraverso la costruzione della rete delle Comunità Ospitali della Calabria, progetto strategico per la nostra Associazione, vogliamo mettere a sistema il patrimonio materiale e immateriale dei Borghi, mettendo in correlazione la rigenerazione urbana e la "rigenerazione umana". I nostri Borghi hanno bisogno di luoghi a misura di persona, dove poter sviluppare le proprie competenze in sinergia con le vocazioni naturali, sociali e culturali dei luoghi».

Nove, come detto, sono i borghi coinvolti nella rete delle Comunità Ospitali della Calabria, distribuiti fra le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone. Si comincia con Melissa, il “borgo cantina” dove il vino diventa vettore di una comunità autentica, per poi proseguire con Gizzeria, il “borgo di Ligea”, luogo ottimale dove costruire un nuovo progetto di vita, Miglierina, il “borgo della luce”, che si distingue per la valorizzazione dell’ambiente locale, per la creatività e per l’accoglienza diffusa, Serrastretta, il “borgo della sedia” celebre per la valorizzazione della filiera del legno e per la qualità artigianale della sua falegnameria, Casali del Manco, il “borgo sano e plurale”, dove si respira l’aria più pulita d’Europa; Laino Castello, il “borgo tra storia e paesaggio” ricco di tracce delle antiche civiltà e percorsi di cultura, San Lorenzo Bellizzi, il “borgo dell’outdoor” famoso per la sua rete di turismo ospitale (e per il suo prosciutto), Canna, il “borgo della musica”, che qui diventa linguaggio universale di una comunità viva, e Roseto Capo Spulico, il “borgo delle (diverse) abilità” in cui l’identità locale viene rielaborata in senso inclusivo.

«La Calabria – sottolinea Emma Staine, assessore alle Politiche Sociali e ai Trasporti della Regione Calabriaè ricca di piccole comunità resilienti in grado di rappresentare un argine allo spopolamento delle aree interne e di offrire al visitatore cultura e bellezza. È fondamentale predisporre politiche attente ai beni ambientali e alle risorse naturali, che consentano la riscoperta di un turismo lento e legato ai territori. Solo così potremo garantire standard di qualità in linea con le aspettative di una domanda sempre più responsabile ed esigente, assicurando la valorizzazione di borghi, cultura, tradizioni e risorse, senza dimenticare che il significato più profondo dell’esperienza turistica è la capacità di stimolare la voglia di ripeterla».

«Creare reti di comunità – aggiunge Gianluca Gallo, assessore ad Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Aree interne della Regione Calabriasignifica preservare l’anima autentica della Calabria e dei suoi paesi. In questa direzione, a sostegno dei borghi, vanno le politiche in tema di aree interne, con strategie e obiettivi che puntano a fermare lo spopolamento e l’abbandono per restituire, attraverso la garanzia dei servizi primari e misure di crescita sostenibile, vitalità ed interesse a borghi che sono il cuore e l’essenza della nostra terra, per storia, tradizioni ed un futuro che, come la lunga stagione pandemica ha insegnato, qui è possibile, forse più che altrove».

Grande entusiasmo anche da parte di Franco Iacucci, Vicepresidente Consiglio regionale della Calabria che commenta: “La rete delle Comunità ospitali di Calabria è un progetto straordinario e unico nel panorama regionale ma anche nazionale, realizzato da nove comuni calabresi che hanno saputo fare rete, individuando le peculiarità di ogni singola comunità e trovando il modo di valorizzarla in un circuito di “insieme”. A queste amministrazioni va rivolto un sincero plauso per quanto messo in campo con creatività ed amore per il territorio. Sono stato sindaco di un piccolo borgo, Aiello Calabro, per tanti anni. So che è spesso una vera e propria vocazione! Per questo ritengo che sarà senza dubbio un progetto di grande successo che aumenterà l’attrattività dei nostri borghi in un’ottica di turismo “diversa” dal solito. Più sostenibile, più esperienziale, più lento nella frenesia del mondo moderno. Un progetto che punta proprio su una delle caratteristiche principali della Calabria: l’ospitalità, l’accoglienza. Quel modo tutto calabrese di trattare il turista come un amico, come un parente. La rete delle Comunità Ospitali di Calabria è un’esperienza di co-progettazione che coinvolge amministrazioni locali, realtà associative, soggetti del terzo settore e cittadini. È un percorso collettivo e questo è un altro vantaggio perché tutti sono chiamati a dare un apporto fattivo e concreto: i cittadini saranno i primi “sponsor” del loro territorio. Per chi verrà in Calabria, dunque, un’esperienza unica. Il turista potrà visitare il borgo Cantina per assaggiare la straordinaria produzione enologica del territorio, il borgo della Luce per appassionarsi alla valorizzazione ambientale, oppure scegliere la Musica, la Storia, il Paesaggio. Dunque, per citare il sito Borghi Autentici, anche la Calabria è pronta “ad accogliere i viaggiatori che non si accontentano di visitare un territorio ma cercano di conoscerne l’anima”.

A sua volta Pietro Raso, Componente Commissione Attività Sociali, Culturali e Formative dichiara “La Calabria è una terra ricca di storia, tradizioni, cultura, enogastronomia, arte, bellezze artistiche, naturalistiche e ambientali ma al contempo una terra ospitale dove il senso di comunità è importante. Il progetto dei Borghi della Calabria sta offrendo la possibilità a molti territori di valorizzarli e al contempo di riqualificarli con l’obiettivo di creare nuove opportunità di crescita per i residenti e per gli operatori economici, anche sotto il profilo dell’offerta turistica. Importantissimo e prezioso al successo di questi progetti è il contributo dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, attraverso la costituzione della Rete delle Comunità Ospitali di Calabria che coinvolge nove borghi autentici calabresi per la costruzione di un’unica destinazione regionale”.

Per Pietro Santo Molinaro, Componente Commissione Turismo i risultati del progetto della Rete delle Comunità Ospitali sono una fulgida testimonianza della necessità di riconoscere e sostenere il protagonismo delle comunità locali. “Per questo motivo – afferma – mi sono fatto promotore di una iniziativa legislativa per il riconoscimento delle Cooperative di comunità nella nostra regione”.

La rete delle Comunità Ospitali di Calabria è il frutto di un lungo processo di istruttoria durato per tutto il 2023, istruttoria che ha compreso laboratori, momenti di approfondimento e di contestualizzazione del senso della comunità ospitale, sopralluoghi da parte di esperti del comparto, realizzazione di smart guides, percorsi formativi e informativi concepiti con l’obiettivo di sperimentare un modello di economia ancorata alle esigenze di crescita dei territori come ad esempio la “cooperativa di comunità”.

“Negli ultimi anni, i cittadini hanno iniziato a reagire all'abbandono della propria comunità, - spiega a riguardo Paolo Scaramuccia, Responsabile Sviluppo locale e cooperative di comunità Legacoop - dando vita a processi di rigenerazione e sviluppo locale per tenerla viva e generare valore sociale ed economico, in particolare nelle zone dove sono più evidenti le carenze dello Stato e del mercato nel soddisfare i bisogni dei cittadini. Le esperienze positive in Calabria e le cooperative di comunità illustrano un nuovo modo di stare insieme, basato su condivisione, inclusione e partecipazione democratica. Legacoop da anni è impegnata nei processi di sviluppo locale con modelli di innovazione sociale che coinvolgono le comunità e dialogano con le amministrazioni adottando strumenti partecipativi e di co-progettazione. Con Borghi Autentici d'Italia condividiamo strategie e lavoro quotidiano sui territori per sostenere la nascita e la crescita di realtà come queste”.

Le testimonianze dei Sindaci

“Il progetto “Borgo di Ligea” del Comune di Gizzeria, contempla un modello di sviluppo locale sostenibile, equo, rispettoso dei luoghi e delle persone e attento alla valorizzazione delle identità locali" spiega Francesco Argento, Sindaco di Gizzeria. "Esso ha come obiettivi la riqualificazione culturale e turistica del borgo e l’aumento della qualità della vita dei residenti, del decoro urbano del tessuto sociale ed ambientale, al fine di creare anche opportunità di sviluppo economico per tutto il territorio. In tale senso il Comune di Gizzeria è felice di far parte dell’Associazione “Borghi Autentici d'Italia” ed è soddisfatto della positiva ed attiva collaborazione nella realizzazione del progetto “Borgo di Ligea”. Il Progetto attualmente è in uno stato di avanzamento del 60% e prevediamo di concluderlo nei prossimi mesi”.

Prosegue Pietro Hiram Guzzi, Sindaco di Miglierina, il quale dichiara: “Sono profondamente soddisfatto e orgoglioso dei risultati conseguiti con il progetto "Borgo della Luce". Questa iniziativa ha segnato un punto di svolta per il nostro borgo, restituendogli non solo luce, ma anche vita. Grazie a un attento lavoro di squadra e a investimenti mirati, siamo riusciti a trasformare il borgo in uno spazio accogliente e luminoso, dove ogni vicolo e piazza risplendono di nuova energia. La rinnovata vitalità del borgo ci permette ora di affrontare le sfide del turismo moderno con una visione innovativa, focalizzandoci sul turismo lento ed esperienziale. Questo approccio non solo valorizza le peculiarità uniche del nostro borgo ma promuove anche un turismo sostenibile, rispettoso dell'ambiente e delle tradizioni locali. Sono convinto che il "Borgo della Luce" diventerà un modello di riferimento, dimostrando come sia possibile rivitalizzare i nostri spazi con interventi che tengono conto delle esigenze future, senza dimenticare le radici e l'identità che rendono unico il nostro territorio”.

Paolo Stigliano, Sindaco di Canna, spiega poi che: "L’Amministrazione comunale di Canna intende diventare un Borgo Autentico della Musica, specializzandosi su un tema universale e di carattere internazionale che, da un lato, conduca all’emancipazione della comunità locale e, dall’altro, generi un fattore di attrazione verso visitatori, artisti e persone interessate al tema. La scuola della musica, l’ospitalità diffusa e la comunità ospitale costituiscono un prodotto turistico integrato che stimolerà la nascita di nuove e innovative forme d'impresa legate alla fruizione esperienziale del territorio (ristorazione e ricettività, produzione e trasformazione enogastronomiche e artigianali, promozione del territorio, servizi culturali e di fruizione del patrimonio storico, servizi alla persona e di ospitalità)".

“Il Comune di San Lorenzo Bellizzi - racconta il Sindaco Antonio Cersosimo ha partecipato al “Progetto Strategico per la Valorizzazione dei Borghi della Calabria ed il Potenziamento dell'offerta turistica e culturale” con l’obiettivo principale di recuperare e valorizzare il borgo di San Lorenzo Bellizzi. Tale obiettivo verrà perseguito attraverso due approcci che si integrano perfettamente tra loro, ovvero:

  1. una logica di rete e di sistema che prevede il rafforzamento di collaborazioni tra comunità diverse appartenenti al medesimo territorio;
  2. una logica di turismo ospitale che non si limita solo a rivalutare gli attrattori ma che si caratterizza per una vocazione legata all’accoglienza.

Per quanto concerne il primo aspetto, la proposta progettuale si sviluppa considerando il borgo di San Lorenzo Bellizzi come uno dei borghi del territorio del Pollino Orientale: i valori di ogni realtà comunale, sommandosi, danno luogo ad un patrimonio storico, artistico e naturalistico “competitivo” sia in termini qualitativi che quantitativi rispetto ad altre realtà turistiche similari. Attraverso questa azione sinergica si potrà migliorare ed ampliare la stagionalità dei flussi turistici; stimolare forme di turismo anche di tipo individuale soprattutto a carattere escursionistico; valorizzare aspetti connessi alla natura ed al paesaggio; evitare forme di impatto sociale ed ambientale generate dal turismo “di massa”; sviluppare attività turistiche e creare occupazione.

Per quanto riguarda la logica del turismo ospitale, il progetto di recupero del borgo di San Lorenzo Bellizzi vuole far riemergere un aspetto essenziale che da sempre caratterizza le piccole comunità, ovvero l’ospitalità e l’accoglienza. L’idea è quello di creare “il borgo ospitale” un luogo in cui i turisti possono sentirsi cittadini seppur “temporanei” del borgo conoscendone e apprezzandone gli stili di vita, i prodotti materiali e i beni immateriali, ricevendo nuovi apporti culturali e contaminazioni emotive. Per far ciò, è stato progettato e si sta attuando un percorso di qualità che coinvolge l’intero borgo, i cittadini, gli operatori economici e gli amministratori locali che condividono una strategia unica basata su un sistema di servizi all’ospite che vanno dall’accoglienza, alla convivialità, al commercio e che fanno parte di un turismo inteso come comunità. Il lavoro fatto con Borghi Autentici dal febbraio 2022 ha portato la comunità a raggiungere una maggiore consapevolezza sui risultati che si possono ottenere stando insieme e lavorando in sinergia per la valorizzazione del patrimonio culturale, storico, paesaggistico, naturalistico e delle produzioni tipiche locali. Importante è stato coinvolgere la cosiddetta comunità “fuori le mura” che sicuramente apporterà un contributo importante per il raggiungimento degli obiettivi prefissati nella progettualità con la speranza che possano presto maturare i tempi per la costituzione di una cooperativa di comunità che possa gestire i servizi turistici e le attività connesse. È una opportunità che non possiamo perdere e che potrà creare le condizioni per “Restare” o “Ritornare”.

Il Sindaco di Melissa, Raffaele Falbo, dichiara: “Questa importante collaborazione con altri Comuni che, come Melissa, hanno dei centri storici ancora poco conosciuti dai grandi percorsi turistici nazionali e di prossimità è un'occasione unica e credo irripetibile. Il grande lavoro di coordinamento che sta facendo l'associazione Borghi Autentici d'Italia, insieme a Legacoop e ad altri soggetti che da anni lavorano alla promozione territoriale, è finalizzato allo sviluppo di un sistema integrato di ospitalità tra il Borgo e la Marina del paese dove, negli ultimi anni, sono stati realizzati importanti interventi strutturali e imponenti investimenti privati per la realizzazione delle strutture ricettive, di ristorazione e di intrattenimento. Ora è necessario puntare di più su storia, enogastronomia, beni culturali, entroterra e cooperazione tra cittadini. Il progetto Borgo Cantina credo sia la strada giusta per Melissa: vedo attenzione e tanta voglia di far partire questo nostro Borgo. Occorre lavorare insieme, crederci e fidarsi reciprocamente. L'augurio mio e della mia amministrazione è che nei prossimi mesi il borgo di Melissa diventi un importante punto di riferimento per chi ama conoscere e vivere la straordinaria storia di una comunità contadina e ricca di bellezze”.

A proposito di Laino Castello, il Sindaco Gaetano Palermo sostiene: “Il centro storico di Laino Castello, sito nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, abbandonato a seguito del sisma dell’82, torna a nuova vita. Infatti, l’Amministrazione, proseguendo nell’azione di sviluppo che ha visto negli ultimi anni il recupero di alcuni alloggi, e recentemente il completamento dei lavori di ripristino della parte alta del paese, tende alla valorizzazione del ricco patrimonio storico e culturale del borgo, promuovendo un turismo esperienziale incentrato sull’arte e la cultura locale. Il borgo antico di Laino Castello, con le sue stradine tortuose, le antiche dimore e i suggestivi scorci panoramici, rappresenta un vero gioiello da scoprire. Grazie ai recenti interventi di restauro e valorizzazione, il Comune ha restituito a nuova vita questo prezioso patrimonio, rendendolo in parte accessibile ai visitatori e ai turisti offrendo anche la possibilità di soggiornarvi. L’obiettivo principale di questo progetto è quello di attrarre turisti interessati a vivere un’esperienza autentica e coinvolgente, immergendosi nella storia e nelle tradizioni del territorio. Laino Castello punta a diventare una meta ambita per gli amanti dell’arte, della cultura e della gastronomia locale, offrendo eventi, mostre, laboratori e itinerari tematici che permettano di scoprire la bellezza e l’autenticità di questo luogo unico. Con il suo fascino senza tempo e la sua autenticità, Laino Castello si propone come meta ideale per chi cerca emozioni genuine e un viaggio nel cuore della Calabria più autentica”.

“Casali del Manco considera il Progetto Rete delle Comunità Ospitali di Calabria il naturale completamento dell’impegno dell’Amministrazione e degli operatori locali per un borgo sano e plurale nell’ambito delle attività legate al bando regionale" spiega Francesca Pisani, Sindaco di Casali del Manco. "L’obiettivo è di essere parte integrante di un’unica destinazione regionale e offrire, insieme agli altri Borghi Autentici, un’ospitalità caratterizzata da qualità ambientale e benessere. Un percorso che è appena iniziato e una sfida a cui concorriamo consapevoli che la competitività sul mercato turistico si basa sulla valorizzazione delle qualità del territorio”.

Infine Antonio Muraca, Sindaco di Serrastretta, racconta che “In questi anni il Comune di Serrastretta ha lavorato per migliorare la qualità della vita della popolazione residente e rendere il territorio più attrattivo, anche in un'ottica di sviluppo turistico della zona. Nel lungo percorso intrapreso, il progetto presentato nell'ambito del bando Borghi della Regione Calabria costituisce un tassello fondamentale, che ci consente di creare recettività e di valorizzare alcuni attrattori, rilevanti da un punto di vista storico, architettonico, identitario e culturale. Ma lo sforzo profuso sarebbe vano se non inserito in una logica di rete e di offerta turistica su base sovracomunale. Da soli, infatti, non sì può creare una vera destinazione turistica, anche in considerazione del potenziale, importante ma limitato, che può offrire una singola realtà come la nostra. È necessario offrire al turista o al visitatore un pacchetto più ampio e completo di offerta; cosa che può essere fatta solo insieme ad altre località che condividono la medesima visione di sviluppo e gli stessi valori di accoglienza. Nel perseguire questo obiettivo, l'Associazione Borghi Autentici d'Italia ha costituito il filo conduttore. L'associazione ha dapprima riunito i nostri Comuni in un percorso di crescita e di condivisione di visione e prospettive; ci ha successivamente guidati nello sviluppo di una proposta progettuale in partenariato, e ora ci sta accompagnando nel mettere a frutto e in rete quanto costruito nel tempo. Speriamo, attraverso gli sforzi e l'impegno profusi, non solo di aver migliorato i nostri borghi, rendendoli più belli, ma, soprattutto, di dare una nuova speranza di futuro al nostro territorio, con ricadute economiche ed occupazionali”.

I patner dell'iniziativa

Il Vicepresidente Legacoop Calabria, Maurizio De Luca, spiega che “Nel progetto promosso da BAI, Legacoop Calabria ha condiviso l’obiettivo di coniugare le caratteristiche distintive di ciascuna comunità e la necessità di creare un’esperienza turistica unica, con l’opportunità di generare nuova forma di impresa. Il suo è stato quello di dare sostegno agli interventi immateriali del progetto, tra i quali la costituzione di una cooperativa di comunità, soggetto imprenditoriale che ha, come scopo principale, quello di migliorare la qualità di vita del territorio su cui opera, attraverso il coinvolgimento dei cittadini e della comunità. L’attività di Legacoop Calabria, coordinata dal Vicepresidente Maurizio De Luca, favorirà la nascita di nuove realtà imprenditoriali e darà loro il giusto sostegno anche successivamente alla loro costituzione, coinvolgendo la sua rete diffusa ed i suoi strumenti di settore e mettendo a fattor comune le tante esperienze di cui le nostre associate sono state protagoniste.”

“Viatoribus è un’agenzia di valorizzazione territoriale che affianca gli enti locali con progetti editoriali di comunicazione e promozione" spiega infine Stefano Raso, CEO Viatoribus. "Raccontiamo l’anima autentica dei territori, per questo siamo stati felici di avviare la collaborazione con BAI che è perfettamente in sintonia con la nostra filosofia. Insieme a Rubbettino abbiamo studiato per la rete delle Comunità Ospitali un progetto che ha offerto ai Comuni coinvolti la possibilità di realizzare strumenti di promozione turistica in linea con le ultime tendenze del turismo: sostenibilità, innovazione, fruibilità e digitalizzazione sono le chiavi per entrare nel futuro. Canna, Melissa, Roseto Capo Spulico e San Lorenzo Bellizzi hanno oggi una guida digitale e una cartina-gadget davvero tascabile, che entra nel taschino della camicia”.

Un modello innovativo

Il risultato del progetto è una rete di comunità ospitali accomunate tra loro non solo da un insieme di valori condivisi ma anche dai medesimi strumenti di sviluppo.

Un modello nuovo, ma dalle radici affondate nella tradizione e dal cuore antico, di concepire una comunità come luogo dove vivere – per un tempo che può essere breve oppure lunghissimo – un’esperienza autentica. E dove al tempo stesso sentirsi parte di un modo di vivere il territorio, di fruire di spazi comuni, che ancora oggi ribadisce le proprie ragioni di essere.